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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

ANIMA

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Se conosci una lettera, vocale o consonante che sia, potrai mai giudicare tutto il libro in cui questa lettera è contenuta? Se conosci un puntino di un certo colore, potrai mai giudicare tutto il quadro in cui questo puntino è contenuto? Allora perchè giudichi una persona se non conosci l'immensità della sua anima? Perchè cercare di migliorare o correggere la lettera che in quel contesto del libro è perfettamente inserita?  Non è meglio cercare di far conoscere tutto il libro? Perchè cercare di correggere quel puntino del colore che non ci piace che invece nel complesso del quadro è perfettamente inserito? Non è meglio cercare di far vedere tutto il quadro? Conosci te stesso e vedrai e comprenderai la vastità e bellezza di tutto il tuo essere. Non giudicarti nel piccolo, perchè il giudizio divide, separa, distingue e non ti fa mai vedere la totalità di te; accettati piuttosto, perchè nell'accettarti non ti dividi, non ti separi da te stesso e non s

L'INDEFINITO

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    Pochi giorni fa, facevo un esercizio per le caviglie sollevandomi in punta di piedi, ho provato a farlo con gli occhi chiusi e non riuscivo a rimanere in equilibrio, perchè mi sbilanciavo subito, aprendo gli occhi, invece, mi riusciva meglio. Sempre al buio, ma toccando leggermente qualcosa, tipo la spalliera di una sedia, l'equilibrio era anche più stabile, allora mi sono domandato, perchè al buio senza appoggi cado subito? Immediatamente ho accostato questo al mio essere e pensavo che, forse, nel vuoto dell'infinito, perde subito cognizione, si sbilancia, proprio come me, ed ha bisogno di punti di riferimento, come a me bastava anche solo vedere, o meglio ancora, un appoggio. Ecco, credo che l'identità sia l'appoggio dell'essere nei suoi primi bisbigli di vita, sia un punto di vista con cui inizia a vedere se stesso.   La materia indifferenziata viene percepita dai sensi, dal limitato che ne crea la forma, la sostanza e crea la vita nel relati

TUTTO E' PERFETTO

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  Lo so, con queste parole scateno le ire di tanti che diranno:” Come fai a dire che tutto è perfetto? Non vedi le ingiustizie nel mondo, la sofferenza, la fame, la violenza ecc ecc? Che cuore hai a dire che tutto è perfetto?”   Eppure è proprio il mio cuore che me l'ha detto, in una sera che credevo aver subito un'ingiustizia enorme nei miei confronti, e dentro quella sofferente frustrazione ho capito che era giusto, ma di quella giustizia che abbraccia in sé il giusto-sbagliato, perchè comprende il significato di quell'ingiustizia, la consapevolizza e di conseguenza la trasforma anch'essa in giustizia. Le due facce della stessa medaglia, irreversibili, e quella Giustizia trascende il giusto-sbagliato, va oltre il giudizio e andando oltre il giudizio, supera la stessa dualità. Una Giustizia che non è opposta all'ingiustizia, ma la ingloba, l'abbraccia.   Si, tutto è perfetto! E quando comprendi nel profondo del cuore questo, smetti di lottare, smetti

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