CREDERE
lunedì, 07 febbraio 2011
Osservati e guarda quanto tu ci credi.
Tu puoi guarire il tuo corpo se è malato; osservati e guarda quanto tu ci credi realmente.
Tu puoi vivere una vita felice se vuoi; osservati e guarda quanto tu ci credi realmente.
Tu puoi fare tante cose se ci credi veramente.
Il tuo “crederci” è la pratica alle tue teorie, è il risultato pratico alla tua consapevolezza.
Non è sperare e non è neanche credere che possa succedere, è crederci nel profondo di te stesso, è esserne sicuri, è sentirlo dentro di sé, è il nucleo della propria coscienza, è quel “quid”, quel “sentire” che esiste e persiste sempre in te.
Quel “crederci” sei tu!
E' sentire la vita dentro di sé, è sentirla tanto da rendersi protagonisti della propria vita e non più solo spettatori; è essere “compatti” in se stessi.
E ora osservati e guarda quanto tu ci credi realmente in te stesso.
Niente avviene se tu non ci credi che avvenga; non proviene da un autosuggestione, proviene dal profondo di te.
Per “credere” non occorre “saper fare” o “sapere come”, basta “crederci”.
“CREDERE E' LA SICUREZZA NELL'INSICUREZZA”, “E' LA CERTEZZA NELL'INCERTEZZA”.
Credere è sapere di non sapere e sapere che non è importante sapere.
Per credere non occorre pensare-fare-realizzare, esso fonde il tutto in un'istante.
Quando tu credi in te, nella vita, niente ti è impossibile.
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